L’agricoltura biodinamica vede il mondo scientifico dividersi in due parti: coloro che sono a favore e che la reputano un modello utile, vantaggioso, nonché necessario, e coloro che invece la associano a rituali e pratiche esoteriche prive di fondamento scientifico. Oggi faremo un po’ di chiarezza, capiremo meglio di cosa si tratta, da dove arriva questo modello agricolo e i motivi per cui l’agricoltura biodinamica fa bene.
Cos’è l’agricoltura biodinamica?
L’agricoltura biodinamica è un metodo di coltivazione volto ad ottenere prodotti genuini rispettando i naturali cicli della natura. Non solo, ha anche l’obiettivo di preservare la fertilità del suolo e la biodiversità animale e vegetale. Per garantire ciò, non si ricorre all’utilizzo di nessun tipo di sostanza chimica. In realtà, l’agricoltura biodinamica si fornisce da sé i concimi utili a fertilizzare la terra, attraverso l’allevamento di animali. Sia l’agricoltura che l’allevamento impiegano metodi in grado di rispettare la natura e la biodiversità. La sostenibilità è, quindi, l’obiettivo primario.
Alla base dell’agricoltura dinamica vi è una sorta di dimensione spirituale: lavorare in armonia con la natura. Vi è un tentativo di ritorno al passato, ai tempi che precedono l’industrializzazione, la quale, di fatto, ha sconvolto il modo di coltivare la terra o quello di allevare gli animali. Infatti, su spinta di un modello volto ad ottenere sempre più prodotti nel minor tempo possibile, agricolture e allevamenti intensivi non hanno fatto altro che danneggiare il nostro ecosistema, impoverire il terreno e ridurre la biodiversità.
Dove nasce questo tipo di agricoltura?
Questo metodo agricolo nasce un centinaio di anni fa, precisamente nel 1924, in Polonia, dal teosofo e scienziato austriaco Rudolf Steiner. Questo modello è nato in risposta alle difficoltà dell’epoca. Al tempo, il suolo non era abbastanza fertile, gli animali facevano fatica a riprodursi e i semi non garantivano una resa sufficiente. Da qui, nasce l’idea di Steiner di fondere agricoltura e allevamento in modo che, sostenendosi a vicenda, possano creare un microsistema naturale capace di alimentarsi da solo. Il tutto restando in armonia con la natura, senza sfruttarla né contrastarla, ma rispettandola.
Quali sono le pratiche del modello biodinamico?
Parlare di armonia con la natura e dimensione spirituale può sembrare una pratica poco scientifica e, proprio per questo, è stata fortemente criticata. Al contrario, invece, è stato dimostrato che questo modello ha effettivamente dei vantaggi nella produzione di prodotti di altissima qualità. Innanzitutto, per ottenere la certificazione biodinamica, la cosiddetta Demeter, occorre avere quella biologica. Per cui, si parte già da una solida base che garantisce alti standard qualitativi. A ciò, si aggiunge un altro fondamento della coltura biodinamica, ovvero quello di garantire la biodiversità. Sono, quindi, abolite le monoculture per evitare l’impoverimento del suolo.
Come già accennato, questo modello prevede anche la presenza degli animali, soprattutto di ruminanti sui terreni agricoli. Un’altra pratica molto interessante è legata alle costellazioni, ai movimenti cosmici e planetari e all’energia che il loro allineamento produce sulla Terra. Non è nulla di trascendentale: non è un segreto, infatti, che le maree siano influenzate dalle fasi lunari. Lo stesso accade con l’agricoltura: esistono alcuni momenti in cui è più favorevole o meno coltivare una determinata tipologia di vegetale. Infine, tra le varie caratteristiche di questo tipo modello agricolo, vi sono i preparati biodinamici, ovvero dei concimi naturali e dei composti organici che permettono di vivificare il terreno, senza l’utilizzo di sostanze chimiche (che, come abbiamo già detto, sono vietate).
Quindi, l’agricoltura biodinamica fa bene?
Ora che avete qualche nozione in più sull’agricoltura biodinamica potete trarre le vostre conclusioni, che non saranno molto diverse da quelle di chi ormai la sceglie ogni giorno. Questo tipo di agricoltura non solo permette di garantire prodotti di altissima qualità, naturali, genuini, gustosi, sani e ricchi di proprietà nutritive. Ma queste pratiche agricole permettono anche all’uomo di impattare meno sull’ambiente, di “tornare” alla natura, rispettandola in tutti i suoi elementi, di mantenere vivo il nostro pianeta che non è mai stato così in pericolo come in questi ultimi decenni.
Attraverso le nostre scelte alimentari, possiamo davvero contribuire a salvaguardare l’ambiente e a preservare quella preziosa biodiversità che la natura ci offre tanto gentilmente. In fondo, dobbiamo renderci conto che siamo solo un piccolo tassello di questo fantastico sistema chiamato Terra e che, in quanto tale, dobbiamo impegnarci al massimo al fine di non danneggiarlo.
Voi cosa ne pensate? Conoscevate tutti i vantaggi dell’agricoltura biodinamica?