La carne di maiale in Italia ha una storia millenaria: da nord a sud sono diverse le tradizioni che impiegano il suino in prelibatezze culinarie locali e regionali. Dalla porchetta, alla mortadella di Campotosto, al famoso crudo di Parma, al salame nostrano, la carne di maiale è in pole position tra gli affettati più amati dagli italiani. Ma perché musulmani ed ebrei non la mangiano? Oggi scopriremo nel dettaglio il motivo per cui queste due religioni hanno messo al bando la carne di maiale.

 

Perché i musulmani non mangiano il maiale?

Nell’Islam mangiare carne di maiale è considerato “haram”, ossia proibito in quanto costituisce un peccato. Nel Corano (il testo sacro dei musulmani) viene spiegato perché la carne suina è assolutamente da evitare se non in occasioni più uniche che rare. Per esempio, quando non c’è nient’altro da mangiare, ossia in caso di vita o di morte. Più precisamente, la Sura 5 del Corano (Al-Mā’ida, traduzione italiana “La tavola imbandita”) recita al terzo versetto: “Vi sono vietati gli animali morti, il sangue, la carne di porco e ciò su cui sia stato invocato altro nome che quello di Allah […] Tutto ciò è iniquo”.

La Sura 6 (Al-An’ām, traduzione italiana “Il bestiame”), al versetto 145, specifica il motivo per cui la carne suina non deve essere consumata: “In quello che mi è stato rivelato non trovo altri interdetti a proposito del cibo, se non l’animale morto, il sangue effuso e la carne di porco – che è immonda – e ciò che, perversamente, è stato sacrificato ad altri che ad Allah». Quanto a chi vi fosse costretto, senza intenzione o ribellione, ebbene, il tuo Signore è perdonatore, misericordioso”. Da qui, si evince che i musulmani non consumano carne suina in quanto è considerata impura dal loro credo religioso.

 

Perché gli ebrei dicono di no alla carne di maiale?

Non solo i musulmani rinunciano alla carne di maiale, ma anche gli ebrei. La Torah (il testo sacro dei figli di Israele), infatti, distingue una lista di alimenti Kasher (puri) e non Kasher (impuri). In Levitico 11, i versetti 2 e 3 recitano: “Sono questi gli animali che potrete mangiare, fra tutte le bestie [quadrupedi] esistenti sulla terra. Qualunque tra i quadrupedi è fornito d’unghia, ed ha una spaccatura di unghie [cioè che le ha fesse in due], ed è ruminante; quello potrete mangiare”.

Nel versetto 7, dopo aver sottolineato che sono proibiti anche il cammello, il coniglio e la lepre nonostante siano ruminanti, arriva il turno del maiale: “Ed il porco, poiché è fornito d’unghia, ed ha spaccatura di unghia, ma non è ruminante, impuro è per voi”. Gli studiosi hanno avanzato diverse ipotesi per cui gli ebrei non consumano carne suina: per motivi igienici, perché in passato poteva essere considerato un animale sacro (totemico), per avvicinarsi maggiormente a Dio o perché, essendo volontà di Dio, non è discutibile.

 

Perché tutti dovremmo ridurre il consumo di carne di maiale?

Perché, nonostante la carne di suino sia deliziosa, sempre più persone cercano di ridurne il consumo? In questo caso, il motivo non è religioso, ma è legato alla salute del nostro organismo. Ebbene, la carne suina ha un elevato contenuto di grassi saturi e colesterolo. È proprio per questo che un consumo eccessivo, a lungo andare, può provocare determinate patologie come diabete, malattie cardiovascolari e, persino, alcuni tipi di tumore. D’altronde non è un segreto: recenti studi hanno confermato che la carne rossa, se assunta regolarmente, in grandi quantità e ancora peggio se lavorata, è cancerogena. Quindi, se il detto recitava “Del maiale non si butta via niente”, ora è meglio rivederlo e buttare via tutto (o quasi).

Voi che ne pensate? Siete amanti della carne di maiale o cercate di farne a meno per guadagnarci in salute?