Sapere quando mangiare è molto importante per il corretto funzionamento dell’organismo. E per farlo, non c’è modo migliore che ascoltare le necessità del nostro corpo. Salvo casi eccezionali, che possono andare dalle voglie incontrollate alla più “pericolosa” fame nervosa.
Mangiare con regolarità e seguire un determinato ritmo dei pasti, fornisce all’organismo importanti nutrienti. Attraverso le funzioni interne, vengono poi trasformati in energia, fondamentale per affrontare la giornata al meglio. Le carenze nutrizionali, infatti, possono dare luogo a diversi disturbi, sia fisici che cognitivi. Possono provocare, per esempio, affaticamento, stanchezza, debolezza, ma anche difficoltà nella capacità di concentrazione, disturbi del sonno o depressione.
Il bioritmo
Tutte le funzioni del nostro organismo sono regolate dal cosiddetto orologio biologico e bisogna cercare di non stravolgere questo bioritmo. Per questo motivo, sapere quando mangiare è fondamentale. Per esempio, rispettare il ciclo di luce e buio, quindi l’alternarsi del giorno e della notte, significa aiutarci a mantenerci in buona salute. Invertirli, per lunghi periodi, può di conseguenza danneggiare l’organismo. Il sonno è, infatti, favorito dal buio ed è letteralmente contro la nostra natura vivere di notte e dormire di giorno. Un perfetto esempio sono i giovani che, spinti dalla voglia di divertirsi, fanno le ore piccole. Con l’avanzare dell’età, sarà il fisico stesso a richiedere una certa regolarità. Lo stesso accade con il ritmo dei pasti.
Quando mangiare?
Come già menzionato, sapere quando mangiare ci aiuta a condurre una vita sana ed equilibrata. Dal ritmo dei pasti dipendono, infatti, molte delle funzioni dell’organismo. In realtà, non esiste una regola ferrea che vada bene per tutti, ma varia da persona a persona. A seconda del proprio bioritmo, ad alcuni bastano 3 pasti al giorno, ad altri ne serve qualcuno in più. Per esempio, i bambini hanno un metabolismo veloce, si muovono molto e bruciano più calorie. Questo fa sì che arrivino a consumare anche 5 pasti nell’arco della giornata.
L’importante è conoscere a fondo le tempistiche del nostro orologio biologico, ascoltare il nostro corpo ed evitare di strafare o abbuffarsi. Il fisico al mattino è maggiormente ricettivo. Ha bisogno di fare il pieno di nutrienti in modo da accumulare abbastanza energia per il fabbisogno giornaliero. Da qui, possiamo capire che saltare la colazione è una pessima idea. Non per niente si dice sia il pasto più importante della giornata. Non sono di minore importanza nemmeno il pranzo, variegato ed equilibrato, e la cena, leggera per non appesantire l’organismo durante la notte.
Inoltre, tra un pasto e l’altro è bene far passare qualche ora in modo che il fisico, dopo il processo digestivo, riesca a prendersi un po’ di pausa. A volte, può servire qualche spuntino o snack a metà mattina e a metà pomeriggio. In questo caso, è facile cedere a qualche peccato di gola, ma dobbiamo cercare di mangiare il più salutare possibile. Ai dolci, ai prodotti raffinati e alle bibite gassate e zuccherate è meglio preferire alimenti naturali come frutta, verdura, centrifugati o yogurt con cereali.
Attività fisica e digiuno
L’attività fisica, oltre a tenere lontane determinate malattie, aiuta a stimolare numerose funzioni biologiche dell’organismo. È un valido aiuto anche dal punto di vista alimentare in quanto è in grado di aumentare l’appetito. Dopo lo sport, è importante reidratarsi a dovere e reintegrare le sostanze, come vitamine e sali minerali, perse con la sudorazione.
Anche digiunare per più o meno brevi periodi fa bene al fisico. Per esempio, è bene astenersi dal cibo per 10-12 ore la notte. Evitare di mangiare di notte o appesantire l’organismo prima di andare a dormire ci aiuta a riposare meglio e a godere di un sonno regolare. Ma anche digiunare durante il giorno non è una cattiva idea, sempre se fatto in maniera salutare e non ossessiva.