Alzi la mano chi, di voi donne e uomini d’Abruzzo, a Natale non mangia cardone in brodo. La risposta era abbastanza scontata, vero?
Riproviamo così: come cucinate il cardone a Natale? Ecco, ora la domanda ha più senso!
Eh si, perché che il cardone in brodo sia una ricetta abruzzese tipica delle vacanze natalizie si sa. Si tratta di un piatto che da sempre riunisce grandi e piccoli aprutini intorno al tavolo natalizio. Ma quante ricette e varianti esistono?
Noi abbiamo deciso di indicarvi quella che, nel corso degli anni, Gerarda ha curato e perfezionato fino a farla diventare l’unica e insostituibile ricetta di famiglia!
Cos’è il cardone e dove trovarlo?
Il cardone, piatto immancabile del Natale in Abruzzo, è un brodo fatto col cardo, una pianta che somiglia molto a quella del carciofo, ma con foglie a coste più grosse e tenere.
In effetti il cardo appartiene proprio alla famiglia del carciofo, ed è un ortaggio che raggiunge anche il metro e mezzo di altezza, con le coste dalla forma simile a quella del sedano.
Il cardone, che spesso diventa oggetto di discussione tra amici e parenti, si può comprare sia in barattolo già pulito e lessato, sia fresco dal commerciante di fiducia (che oggi potete trovare anche online), per poi prepararlo personalmente in casa.
Ingredienti del cardone di Natale in Abruzzo
Per un cardone in brodo per 3/4 persone, questi sono gli ingredienti:
• 1 kg abbondante di cardo;
• 250 g di carne macinata;
• 3 Uova;
• 2 cucchiai di Parmigiano reggiano;
• 1 l di brodo;
• q.b. di Sale;
• q.b. di Pepe;
• q.b. di Olio extravergine d’oliva.
Come preparare il cardone di Natale in Abruzzo
La pulizia del cardo
Per avere il nostro buonissimo cardone abruzzese di Natale, la prima cosa da fare è pulire il cardo. È importante eliminare la pellicina bianca che ricopre l’ortaggio oltre ai vari filamenti, per poi tagliarlo a cubetti e lessarlo per circa 30/45 minuti. Appena cotto, possiamo scolarlo e metterlo per alcune ore in una bacinella con acqua (ed eventualmente un po’ di limone) per riuscire a togliere il sapore amaro. Nel frattempo possiamo preparare il brodo di carne.
Il brodo di cardone
Solitamente si usano carni di gallina e manzo (usate anche le ossa del ginocchio, non ve ne pentirete!), insieme a pezzi interi di carota, cipolla e sedano. Se vogliamo aggiungere un tocco di aromaticità in più, il nostro consiglio è quello di mettere a bollire nel brodo anche una stecca di cannella e una noce moscata intera.
In questa fase è fondamentale togliere costantemente la schiuma dalla pentola con un mestolo bucato, eliminando il grasso e le impurità.
Dopo aver cotto il brodo per 3 ore circa, aggiungiamoci il cardo (dopo averlo scolato e strizzato per bene).
La stracciatella e le “pallotte”
Se volete che sia davvero un buon Natale in Abruzzo, nel brodo di cardone non potete dimenticare di mettere stracciatella e “pallotte”.
La stracciatella altro non è che un mix fatto di uova e parmigiano, da immergere nel brodo bollente a fine cottura.
Le “pallottine”, invece, sono polpettine di carne macinata, parmigiano, noce moscata ed eventualmente anche un po’ di pan grattato. Della dimensione di una nocciola, vanno cotte in acqua o in poco brodo.
Tradizionale è anche la pizza rustica, che va cucinata in forno a 180 gradi, tagliata a cubetti ed inserita all’interno del nostro brodo.
Quale che sia la ricetta che la vostra famiglia si tramanda da generazioni, una cosa è certa: che Natale sarebbe in Abruzzo senza cardone?!
E voi quale ricetta usate in famiglia? Scrivicelo nei commenti!