La digital transformation in Italia, così come nel resto del mondo, è diventata un bisogno primario per aziende, istituzioni, infrastrutture e privati. Secondo l‘IDC (International Data Corporation), la prima società mondiale specializzata in ricerche di mercato sull’innovazione digitale, l’87% delle aziende europee sta intraprendendo un percorso di trasformazione digitale. Gli investimenti in nuovi strumenti digitali aiutano ad automatizzare e snellire i processi all’interno dell’impresa.

Ma non si tratta solo di tecnologia. È un vero e proprio ecosistema in cui collaborano diversi attori al fine di cavalcare l’onda del cambiamento e dell’innovazione. Le parole d’ordine del nuovo millennio sono agilità, immediatezaziendaza ed efficienza, senza dimenticare la componente umana che risulta sempre fondamentale.

Ma cos’è la digital transformation e perché è così importante? Le aziende italiane come sono messe? Stanno andando nella giusta direzione o si trovano in una situazione di difficoltà?

Cos’è la digital transformation?

La digital transformation è un cambiamento attento e graduale delle attività di organizzazione, delle competenze, dei modelli di business e delle strategie. L’obiettivo è quello di sfruttare le opportunità date dalle tecnologie per rendere l’azienda più efficiente, competitiva ed innovativa.

Per attuare una digital transformation vincente non basta solamente un incremento nell’utilizzo di strumenti digitali. Si tratta di una strategia trasversale. Significa sfruttare più opportunità di business e nuove competenze date da personale qualificato, mantenendo al centro dell’attenzione le persone, i clienti. In tutte le fasi di questo processo complicato, i rapporti umani sono fondamentali.

Per ottimizzare l’andamento dell’azienda, la digital transformation vede porsi fin dall’inizio diversi obiettivi. Il percorso da intraprendere dev’essere chiaro, anche se gli obiettivi finali potrebbero mutare nel corso del tempo, grazie ai progressi fatti. In ogni fase di questo processo, bisogna costruire le giuste connessioni tra dati, decisioni da prendere, team, persone, strumenti digitali e tecnologie. La figura che guida questo cammino è il CIO (Chief Information Officer). Il suo compito è creare l’infrastruttura digitale su cui si appoggia tutta l’azienda.

Perché è così importante?

Secondo Fujitsu, entro il 2025, il 50% della forza lavoro in tutti i settori sarà costituita dai millenials. Per incontrare le necessità del futuro, c’è bisogno di immediatezza ed agilità in tutti gli ambiti delle operazioni digitali. Da qui nasce la necessità di un mondo iperconnesso, dalle imprese, alle istituzioni, agli enti pubblici e privati.

Lo studio condotto su 561 manager a livello mondiale, “Hyperconnected Organizations” di Economist Intelligence Unit e SAP, ha dimostrato che le aziende stanno cercando la via migliore per adeguarsi alle nuove tendenze. 8 dirigenti su 10 confermano che l’iperconnettività è una grande opportunità per la crescita dell’impresa e per creare e gestire il rapporto con il cliente. La trasformazione digitale è ormai un dato di fatto. Un’azienda, per riuscire a sopravvivere e soprattutto progredire, ha bisogno di attuare questi cambiamenti. Per questo motivo, è sempre più importante assumere figure qualificate e specializzate nel settore digitale.

I 6 pilastri della digital transformation

Per capire a fondo le dinamiche della digital transformation e renderla così vincente, il CIO deve tener conto di diverse componenti durante l’intero processo:

  • Cultura aziendale: deve definire il tipo di cultura che vuole all’interno della sua organizzazione. Deve avere il giusto mindset e trasmetterlo al suo team. Secondo il report “Understanding Digital Mastery Today”, la digital transformation in Italia stenta a decollare anche per una mancanza di cultura digitale. Infatti, solo il 38% afferma di aver attuato un processo di riqualificazione digitale.
  • Customer experience: per andare nella giusta direzione, la digital transformation deve aver ben chiara cultura e mission aziendale, volte all’esperienza del cliente, in rapporto ai prodotti/servizi che offre e all’assistenza cliente. La domanda è: che tipo di esperienza vuoi offrire al tuo cliente?
  • Persone: che tipo di persone vuoi nel tuo team? Nonostante le assunzioni siano di competenza dell’HR, il CIO deve istruirli sul target di dipendenti che desidera. Non bastano solo le competenze, servono persone che siano in grado di pensare in grande e che non si facciano intimidire dalla sfida.
  • Innovazione: il CIO deve orientare il team responsabile del cambiamento per scoprire nuovi modi di operare per migliorare il business. Deve orientare l’innovazione definendo obiettivi aziendali chiari, strategici e volti alla mission.
  • Cambiamento: l’intera azienda deve essere pronta ad abbracciare il cambiamento. Si tratta della capacità di cambiare in modo agile ed efficiente. Il segreto è trovare persone aperte a nuove tecnologie e metodologie.
  • Leadership: per una digital transformation di successo serve una leadership forte e decisa che guidi, incoraggi e sproni il team nei momenti di difficoltà durante l’intero processo.

La digital transformation in Italia

In Italia, la digital transformation è un importante cambiamento culturale. Tempo fa spaventava, in quanto è un percorso impegnativo e tutt’altro che facile. Ma affrontandolo nella giusta prospettiva, si è rivelata una grande opportunità per rafforzare e far crescere il proprio business anche a livello internazionale.

Secondo l’IDC, i principali vantaggi della digital transformation sono la crescita della costumer experience, la riduzione dei costi, la soddisfazione dei dipendenti e la crescita dei clienti. In italia, purtroppo, la digital transformation vede, da un lato, aziende che cavalcano l’onda, che riescono ad evolversi e a restare al passo con i ritmi frenetici della tecnologia. Dall’altro, però, ci sono aziende ancorate alle logiche lavorative tradizionali che fanno fatica ad abbracciare il cambiamento. Per esempio, sempre secondo l’IDC, l’Italia ha puntato molto sull’innovazione tecnologica, che cresce del 51%, con riduzione dei costi operativi. Per 5 aziende su 10 (49%), la digital transformation in Italia ha portato nuove fonti di ricavo.

Se è vero che gli investimenti in strumenti digitali e il miglioramento della costumer experience hanno dato i loro frutti, è altrettanto vero che la digital transformation in Italia è ancora frenata. Dato che si tratta di un processo trasversale, da fare su più fronti, è importante riuscire a combinare le diverse componenti in maniera efficiente. Secondo la ricerca del Digital Transformation Institute di Capgemini, solo il 39% delle aziende italiane ritengono di avere le competenze digitali adatte e il 35% capacità di leadership. Da questo report emergono subito importanti lacune. Per esempio, solo il 29% delle aziende ha modificato i propri processi operativi, ma la mancanza più evidente sembra essere la difficoltà di creare una forte cultura digitale.

L’importanza del cloud

In un’era in continua evoluzione, come quella di Internet, gli strumenti digitali come il cloud si sono dimostrati essenziali. Un esempio lampante l’abbiamo appena vissuto con l’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus. In questo periodo, si sono create le giuste condizioni per dare un’accelerazione non indifferente alla digital transformation in Italia. Infatti, secondo l’Idc Public Cloud Service Tracker, durante i mesi del covid-19, gli investimenti in cloud sono aumentati sensibilmente. Sempre secondo l’IDC, circa il 60% delle aziende medio-grandi italiane utilizza piattaforme multicloud. In un certo senso, il covid-19 ha allontanato le paure e le preoccupazioni legate all’utilizzo di queste architetture, svelandosi fondamentale come risposta alla crisi. Hanno infatti aiutato le aziende a contenere i costi, a mantenere le prestazioni e a ridurre il rischio aziendale. L’IDC stima che entro il 2023 la spesa mondiale del cloud e altre “tecnologie intelligenti” come AI e Machine Learning, Big Data & Analytics, IoT, arriverà a quasi 1000 miliardi di dollari.