Come conservare l’avocado per evitare che annerisca o che vada a male? Innanzitutto, l’avocado è un frutto estremamente versatile in cucina. Infatti, si presta alla preparazione di diverse ricette, dalla classica insalatona alle creme più sfiziose come la guacamole. Al tempo stesso, però, è un frutto molto delicato, specialmente se vicino alla maturazione.

Per questo motivo, quando andiamo ad acquistarlo, bisogna prestare attenzione al livello di maturazione. Se risulta duro al tatto significa che è ancora acerbo. Ci metterà fino ad una settimana per maturare completamente. Se invece risulta morbido vuol dire che è maturo al punto giusto e va consumato in uno o massimo due giorni. Nel caso in cui sia troppo morbido e nel tastarlo lasciamo un solco profondo, allora significa che è troppo maturo e forse non più commestibile.

L’avocado, oltre ad essere un frutto delizioso, è anche ottimo per mantenerci in salute. È ricco di diversi fitonutrienti, di vitamine (specialmente A e D) e di Omega3, importanti per la corretta funzionalità dell’organismo e del cuore. Infatti, è un forte antistress ed antinfiammatorio e contrasta il colesterolo cattivo. È utile anche per la salute delle ossa e funge da elisir di bellezza in quanto previene l’invecchiamento. Per mantenere tutti i suoi nutrienti e le sue proprietà organolettiche è importante sapere come conservare l’avocado al meglio.

Come conservare l’avocado acerbo

Per conservare al meglio un avocado acerbo è opportuno riporlo in fogli di giornale oppure in un sacchetto di carta. La carta aiuterà a far maturare il frutto. In questo caso, non va riposto in frigo, ma va lasciato a temperatura ambiente, lontano dalla luce e da fonti di calore. Dopo circa 4 o 5 giorni dovrebbe essere pronto. Nel caso in cui vogliate velocizzare il processo di maturazione potete mettere nel sacchetto di carta una mela o una banana. Infatti, questi frutti contengono una sostanza, l’etilene, che facilita ed accelera la maturazione.

Avocado maturo intero

Per conservare un avocado maturo intero bisogna metterlo in frigo, ma con alcuni accorgimenti. Infatti, deve essere riposto all’interno di un sacchetto di plastica. Quelli con la chiusura a zip sono l’ideale. Prima di richiuderlo, infatti, andrà tolta tutta l’aria. In questo modo, conservandolo in frigo, il processo di maturazione dovrebbe rallentare. Dato che l’avocado non è amante del freddo, è importante consumarlo entro massimo 3 giorni, se no appassisce.

Avocado tagliato

L’avocado tagliato potrebbe degradarsi più velocemente. Quando intendiamo conservare un avocado tagliato dobbiamo togliere il seme e spennellare la polpa con del succo di limone. L’acidità del limone impedirà così l’ossidazione e quindi l’annerimento del frutto. In realtà, si può utilizzare anche dell’aceto di mele o, in alternativa, dell’olio d’oliva. Quest’ultimo, anche se non è acido, riesce ad impedire all’aria di venire in contatto con l’avocado. Dopo che l’abbiamo spennellato, se possibile, uniamo le due metà e ricopriamo con della pellicola trasparente. È possibile anche utilizzare un contenitore ermetico o un sacchetto di plastica con chiusura a zip. In questo modo, potremo conservare l’avocado in frigo per qualche giorno.

Come conservare l’avocado nel congelatore

Essendo un frutto molto delicato che detesta il freddo, è importante sapere come conservare l’avocado nel congelatore. Anche se non è il modo migliore per conservarlo, è possibile, a patto che si rispettino alcuni accorgimenti. Infatti, l’avocado non va mai congelato intero perché poi, una volta scongelato, perderebbe la sua freschezza, la sua consistenza e il suo sapore. Per conservarlo nel congelatore bisogna innanzitutto tagliarlo a metà e togliere il nocciolo. Dopodiché, la polpa va separata dalla buccia. Non usate il coltello, ma un cucchiaio. A questo punto, la polpa va frullata e ridotta in purea. Aggiungiamo un cucchiaino di succo di limone in modo da prolungare la conservazione. Mettiamo il nostro purè di avocado in un contenitore ermetico e poi riponiamolo nel congelatore. Se l’avocado era maturo può durare fino a 3 mesi. Se, invece, era acerbo può conservarsi anche fino a 6 mesi.